Nuove notizie sulle vittime del 16 settembre 1943 tratte dai registri dello Stato Civile

Emanuele Catone

 

Per celebrare il 74° anniversario del bombardamento alleato che colpì Buccino il 16 settembre 1943, a imperituro ricordo di quel tragico avvenimento anticipiamo in questa sede alcuni approfondimenti biografici sulle vittime di quella terribile giornata, che, insieme ad altre notizie e ad una significativa appendice documentaria, saranno tra le novità contenute nella nuova edizione riveduta e ampliata del mio libro dedicato agli avvenimenti di quei giorni che è attualmente in preparazione.

Copertina_16sett43

Questi nuovi dati sono frutto delle mie ricerche nei registri dello Stato Civile del Comune di Buccino, che ringrazio per avermene facilitato la consultazione.

Iniziamo innanzitutto da una rettifica.

Tra le vittime del bombardamento nel libro è stato incluso erroneamente anche Cataldo Marzocca, un bracciante agricolo di 25 anni nato a Corato (Bari), che abitava in contrada Manzelle con la moglie Maria Isoldi. Egli morì effettivamente quel 16 settembre ma non a causa del bombardamento, bensì per un colpo di arma da fuoco, come fu opportunamente segnalato alla locale caserma dei Carabinieri. Per la moglie Maria, però, la tragedia non si concluse quel giorno: il 14 ottobre 1943 nacque, infatti, il suo piccolo bimbo a cui fu dato il nome del padre defunto, ma anche il bambino pochi mesi dopo, il 24 marzo 1944, morì a soli 5 mesi.

La sera del 16 settembre (ma non a causa del bombardamento) morì anche Michele Daniele (47 anni), marito di Angela Parisi.

Pochissime sono purtroppo le notizie reperite finora sulle vittime non buccinesi.

Furono tragicamente colpite le famiglie Bartilotti e Moscatelli, sfollati da Napoli per sfuggire ai bombardamenti, e la famiglie Grimaldi e Cipriano, proveniente da Salerno.

Il napoletano Giuseppe Bartilotti e la moglie Fortuna Gagliano dovettero sopportare la morte dei loro quattro figli Iolanda (5 anni), Lucia (10 anni), Elena (12 anni) e Rita (16 anni), tutti nati a Napoli.

Ciro Moscatelli e la moglie Rosa Saraiello subirono invece la perdita dei lori figli Antonio (10 mesi) e Carmela (3 anni), entrambi nati a Napoli.

Al barbiere salernitano Giovanni Grimaldi e alla moglie Angelina Pompa, anch’essi sfollati, il bombardamento portò via i piccoli Ercole (10 anni) e Cosimo (13 anni).

 

Atto di morte di Ercole Grimaldi
ATTO DI MORTE DI ERCOLE GRIMALDI

 

Grimaldi Cosimo_risultato
ATTO DI MORTE DI COSIMO GRIMALDI

 

Anche Edoardo Fontana, il procuratore dell’Ufficio delle Imposte allora esistente a Buccino, era originario di Salerno, dove era nato il 18 febbraio 1909 nella casa di famiglia in Largo Procida, 4.  Fu trasferito da Morciano di Romagna all’ufficio di Buccino, dove giunse nel luglio 1940. Abitò prima in via Rimembranza 6 e poi, dal 1942, in Piazza Mercato 3. Con lui si trasferirono anche la moglie Lucia Clemente, nata a Tripoli il 9 luglio 1914 che aveva sposato a Pompei il 13 giugno 1938, ed i due figli Elio, nato a Morciano di Romagna il 23 settembre 1939, e Giorgio, nato a Rimini il 12 novembre 1938. A Buccino il 29 giugno 1943 nacque invece la loro terza figlia, Claudia Pietropaola. Meno di tre mesi dopo il bombardamento sottrasse al procuratore la moglie Lucia ed il piccolo Elio. Con gli altri due figli restò a Buccino fino all’aprile 1944, quando si trasferì con i figli a Bari, la città in cui vivevano i suoi suoceri.

Il piccolo Antonio Cipriano (anni 10), era invece nato in Abruzzo, a Corropoli, da Anna Mangiapili e da Vincenzo, appuntato dei Carabinieri Reali assegnato alla caserma di Buccino, che in quei giorni era impegnato nella guerra in Africa.

Originario di Massalubrense, borgo della costiera sorrentina, era invece Gabriele Grassi, l’orologiaio che il 25 gennaio 1932 sposò a Buccino la calzettaia Teresa Lepore, che era nata l’8 novembre 1903 da Michele e Maria Concetta Imbrenda. Abitavano nel III vicolo S. Spirito, 9. Le bombe di quel giorno uccisero sia suo figlio Gennaro Gerardo (6 anni) che sua moglie Teresa ma lasciarono gravi problemi anche su di lui che morì, sempre a causa delle ferite riportate quel giorno, a 48 anni il 26 marzo 1949 a Napoli.

Tragica fu anche la giornata per Giuseppe Zitarosa, il banditore, a cui le bombe portarono via sia la moglie Concetta Grieco (45 anni) sia la giovane figlia Teresa (18 anni).

Altra vicenda particolare fu quella che coinvolse l’ingegnere Almerico Solitro. Nato il 2 febbraio 1877 nella casa di via Porticella 31 dall’usciere Michele Solitro e dalla moglie Francesca Galella, aveva sposato Luisa Guzzo ed era emigrato negli Stati Uniti probabilmente nei primissimi anni del Novecento. Rientrato in Italia, anch’egli con la famiglia era sfollato a Buccino da Roma, dove abitava. Nei pochi, tragici istanti del 16 settembre perse la figlia Franca (32 anni), nata in America, e la sorella nubile Clotilde (60 anni), anch’essa emigrata in America, dove era giunta il 6 giugno 1910 col piroscafo “Duca di Genova” insieme alla moglie di Almerico. Quest’ultimo, a sua volta, restò gravemente ferito nel fisico e nello spirito dal bombardamento: rimasto paralizzato agli arti inferiori a causa di una scheggia delle bombe, morì a 68 anni il 18 marzo 1945 presso l’ospedale di Nocera dove era stato ricoverato l’anno precedente per l’aggravarsi delle sue condizioni fisiche e psicologiche.

Anche la signorina Elettra Pugliese (62 anni), figlia dei defunti Prospero e Enrichetta Fuccia, rimase gravemente ferita dalle bombe e, nonostante alcuni interventi chirurgici, morì presso gli Ospedali Riuniti di Salerno il 27 dicembre 1943.

Nonostante le gravi lesioni e fratture alle gambe causate dalle bombe riuscirono invece a riprendersi Carlotta Volpe (56 anni), figlia di Salvatore e Caterina Bardaro, e il giovane Giuseppe Gallucci (7 anni) figlio di Nicola e Carmela Solimo. Per entrambi fu necessario l’intervento chirurgico, ma esso fu effettuato direttamente nelle loro case e non furono mai ricoverati in ospedale. La Volpe fu curata dai familiari, mentre Gallucci, di famiglia indigente, potè godere anche dell’assistenza economica del comune.

Allo scopo di consentire ai buccinesi di individuare eventuali parentele, concludiamo proponendo qui di seguito i dati anagrafici riguardanti le altre vittime di quella triste giornata:

Basile Giuseppe, anni 11, era nato il 31 dicembre 1931 da Francescantonio, commerciante, e Cesira Iuzzolino. Abitava in via Roma 237.

Candela Carmela, anni 19, figlia di Carmine, calzolaio, e Rosina Trimarco. Era nata il 23 settembre 1924 e abitava in via Roma 98

Caputo Vito, anni 51, contadino, era nato a Buccino il 2.3.1892 da Carmine e Carmela Trimarco, lasciò vedova Maria Iuorio, che aveva sposato il 28.11.1912. Abitava in via Roma 208.

Catone Antonetta, anni 23, figlia di Nunzio e Concetta Trimarco, contadini, era nata il 1 aprile 1920, abitava nel 5° vicolo Egito, 11.

Catone Giuseppe, anni 14, figlio di Vincenzo e Teresa Basta, contadini, era nato il 17 febbraio 1929, e abitava in via Castello 14.

Chiariello Rosa, abitava in via Sotto S. Giovanni 20, era nata il 23 febbraio 1941 da Evangelista, calzolaio, e Filomena Volpe.

De Lucia Gerardo Nicola, anni 10, figlio di Donnino, autista, e Carlotta Pacifico.

Del Chierico Adolfo, anni 13, figlio del defunto Giulio, fabbro, e di Concetta Palomba.

Del Monte Carmela, anni 23, figlia di Manfredi, messo comunale, e Peppina Candela.

Fumo Pasqualina, anni 11, nata a Buccino da Emilio, stagnino, e Concettina Cava, contadina.

Giglio Giuseppe, anni 66, contadino, vedovo di Rosina Re, era nato a Buccino il 15.1.1877 dai defunti Vincenzo e Lucrezia Verderese, contadini.

Lepore Pasquale, 11 mesi, figlio di Francesco e Vita Catone, contadini.

Li Santi Armando, 14 anni, figlio di Vincenzo, calzolaio, e della defunta Antonetta Basta.

Lordi Rosa, anni 42, era nata il 28 maggio 1901 da Onofrio e Annamaria Fera, contadini, e il 19 gennaio 1922 aveva sposato Giuseppe Pucciariello, con cui abitava nel 3° vicolo Egito, 3. Contadina.

Maruottolo Giuseppe, 46 anni, mulattiere, era nato l’11 aprile 1897 da Matteo e Rosa Candela, contadini, e il 1 maggio 1920 aveva sposato Concetta Trimarco. Abitava in via Montone 15 (poi via Chiesa Madre 22)

Monaco Gerardo, anni 7, figlio di Carmela e di padre ignoto

Natale Carmine, anni 67, possidente, marito di Caterina Trimarco, era nato dai defunti Pasquale, proprietario, e Mariantonia Cariello.

Parisi Giuseppe, 13 anni, figlio di Vitantonio, falegname, e di Luisa Murano

Re Sabato, anni 2, figlio di Giuseppe e Carmela Marottoli, contadini.

Russo Gerardo, 9 anni, figlio di Giuseppe, falegname, e Rosa Verderese

Salimbene Ferdinando (detto Nandino), anni 10, nato a Napoli il 16 febbraio 1933 (Policlinico in via Sapienza, 55 – Sez. San Lorenzo) da Nicola, elettricista, e Tullia Gemma De Rosa, ostetrica

Scaffa Ettore, anni 11, figlio di Giovanni, commerciante, e Vincenza D’Acunto

Sciarrillo Pasqualina, anni 64, vedova di Pasquale Li Santi, figlia dei defunti Antonio e Maria Giuseppa Iuorio, contadini.

Tuozzo Francesco, anni 11, figlio di Giuseppe, agricoltore, e Arcangela Tuozzo.

Volpe Angela, anni 44, vedova di Carmine Stecca, nata da Nicola e Maria Giovanna Senatore, contadini.

Volpe Concetta, di anni 56, moglie di Vincenza Monaco, era nata a Buccino dai defunti Nunzio e Lucia Sciarrillo

Zinno Antonio, anni 62, calzolaio, marito di Rosa Bellelli, nato da Giuseppe e Maria Verderese, contadini.

 

 

 

 

 

Salva