Nell’ambito dei Dialoghi di Storia Online 2020 – organizzati dalla Fondazione MIdA e curati dalla prof. Rosanna Alaggio (UNIMOL) – destinati ad ospitare una serie di relazioni riguardanti realtà storiche del nostro territorio per ampliarne la conoscenza e la valorizzazione, anche da un punto di vista turistico, la dott.ssa Adele Lagi, direttrice del Museo Archeologico Nazionale e del Parco Archeologico Urbano dell’Antica Volcei, ha tenuto un interessante seminario “La pietra di roccia: terremoto, archeologia urbana e storia di una città”, in cui ha ben ricordato la storia dell’esperienza archeologica a Buccino dal dopo terremoto alla realizzazione del Museo e del Parco.

La Soprintendenza Archeologica di Salerno-Avellino-Benevento, infatti, diede inizio ad un intervento di tutela a Buccino dai giorni immediatamente successivi al terremoto del novembre 1980 nell’area di S. Stefano dove, a seguito di uno sbancamento per la collocazione di prefabbricati per i terremotati, fu scoperta una vasta area di necropoli con tombe databili tra il VII e il IV secolo a.C. Questo fu solo l’inizio di un’opera di tutela messa in atto mediante il controllo di tutte le attività di ricostruzione, in particolare nel centro storico che, come era già noto dalle fonti, corrispondeva all’antica città di Volcei. Fu individuata e messa in atto una strategia di archeologia urbana che ha portato alla realizzazione di un parco archeologico urbano nel centro storico e che, insieme all’indagine archeologica nel territorio, ha permesso la progettazione di un Parco diffuso sul territorio e del Museo archeologico di Volcei e del suo territorio.

Ne riproponiamo qui di seguito il video, tratto dal sito della Fondazione Mida (la relazione comincia al min. 10.00):