EMANUELE CATONE

17 luglio 2020

Don Antonio Volpe (Buccino 1 dicembre 1928 – 17 luglio 2020) è stato uomo di chiesa e punto di riferimento per la comunità cattolica di Buccino per diversi decenni, a partire da quel 31 luglio del 1955 quando, smesse le vesti del monaco Celestino, celebrò la sua prima messa da sacerdote nella nostra Chiesa Madre (Foto 1).

Foto 1 – Prima messa di Don Antonio Volpe, che va in Chiesa Madre accompagnato da Don Nicola Tuozzo, don Mario Gigante e dal sindaco Beniamino Mastursi.

Ne voglio però ricordare qui brevemente un altro aspetto, importante per chi come me si occupa della storia di Buccino: il suo impegno nello studio e nelle ricerche storiche riguardanti la nostra comunità.

Si è occupato delle chiese e dei conventi buccinesi e, soprattutto, della devozione storica alla nostra protettrice Maria SS. Immacolata. Ma ha anche affrontato temi più lontani dal suo ruolo, quali il brigantaggio.

Ha poi messo a disposizione di noi tutti con un grande lavoro l’inventario cinquecentesco dei beni della Chiesa Madre, fonte preziosissima per la storia, ancora troppo poco esplorata, della Buccino medievale e moderna. Come gli avevo rivelato l’ultima volta che l’ho incontrato, avendone il suo apprezzamento, ne sto preparando una edizione “scientifica”, quale merita una fonte importante come quella. Pensavo avrebbe potuto leggerla, invece non sarà possibile. Quando sarà pronta, la dedicherò alla sua memoria in cambio dell’affetto e della stima che ha sempre avuto per me e di cui lo ringrazio ancora.

I suoi lavori storici, per sua stessa ammissione, erano spesso imperfetti non essendo lui uno studioso ed uno storico di professione, ma sempre densi di quella verace passione, dell’impegno e dell’abnegazione che lo accompagnava nell’elaborazione di questi suoi lavori.

Spesso le sue indagini storiche erano originate da polemiche d’occasione: ricordiamo quella pluriennale che l’ha contrapposto su vari temi al caro don Giovanni Salimbene, che però ha avuto il merito di produrre da parte di entrambi approfondimenti ancora oggi indispensabili, dato lo stato ancora arretrato delle ricerche su molti aspetti della nostra storia locale.

Io e chiunque si occuperà di storia buccinese gli saremo sempre grati anche per questo motivo, oltre che per tutti gli altri legati al suo ruolo spirituale.

Grazie di tutto e buon viaggio don Antonio…